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Le vetrate, «prati di luce» in Europa
L’articolo annuncia le giornate di studio Il colore nel Medioevo: arte, simbolo, tecnica. La vetrata in Occidente dal IV all’XI secolo, promosse dall’Istituto Storico Lucchese e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, col patrocinio della sezione italiana del Corpus Vitrearum Medii Aevi e del Comune di Lucca (Lucca, Villa Bottini, 23-25 settembre 1999; atti editi nel 2001 dall’Istituto Storico Lucchese). Si tratta del terzo appuntamento della serie di convegni, giunta alla settima edizione nel 2022: i primi due appuntamenti, ricordati da Castelnuovo, si erano tenuti a Lucca nel 1995 e nel 1996.
Una copia degli atti dei tre convegni è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf" (1995; 1996; 1999). -
La Liguria medievale, porto d'orafi e miniatori
Recensione dell’opera: Tessuti, oreficerie, miniature in Liguria. XIII-XV secolo, atti del convegno (Genova-Bordighera: 22-25 maggio 1997), a c. di Anna Rosa Calderoni Masetti, Clario Di Fabio, Mario Marcenaro, Bordighera, Istituto internazionale di Studi Liguri, 1999.
L’articolo pone in luce come l’oreficeria fosse tra le tecniche artistiche più apprezzate e più innovative nel medioevo e si focalizza sul ruolo di Genova e della Liguria, protagoniste a livello internazionale nel campo delle arti suntuarie. A partire dai saggi raccolti nel volume, Castelnuovo illustra alcuni dei capolavori prodotti o giunti nella regione e ricorda alcuni tra gli ultimi studi sul tema:- L'art au temps des rois maudits. Philippe le Bel et ses fils 1285-1328, catalogo della mostra (Parigi, Galeries nationales du Grand Palais, 17 marzo-29 giugno 1998), Parigi, Reunion des Musees Nationaux, 1998; Castelnuovo aveva già presentato l’esposizione a maggio su «Il Sole 24 Ore»;
- Elisabetta Cioni, Scultura e smalto nell'oreficeria senese dei secoli XIII e XIV, Firenze, SPES, 1998;
- Oreficerie e smalti in Europa fra XIII e XV secolo, atti del convegno (Pisa, Scuola normale superiore: 7-8 novembre 1996), a c. di Anna Rosa Calderoni Masetti, Pisa, Scuola normale superiore, 1997 (Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia. Quaderni, IV serie, 4, stampa 1999).
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Benozzo Gozzoli "lo affaticato"
Castelnuovo traccia un profilo di Benozzo Gozzoli focalizzato sulla sua fortuna critica tra XIX e XX secolo, a partire dal proprio intervento presentato al convegno dedicato al pittore nel cinquecentesimo anniversario della morte: Benozzo Gozzoli. Viaggio attraverso un secolo (Firenze, Palazzo Medici Ricciardi; Pisa, Auditorium dell’Opera della Primaziale Giuseppe Toniolo, 8-10 gennaio 1998), atti del convegno a c. di Enrico Castelnuovo e Alessandra Malquori, catalogo Pacini (2003).
Il programma dell’evento, parte dell'archivio privato di Castelnuovo, segnala che egli ha moderato la prima sessione in cui è intervenuto: il titolo del contributo, che apre il volume degli atti, è Benozzo 1997. Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Sopravvissuta a iconoclastia e a calamità
Castelnuovo propone obiettivi e metodologie per tracciare una storia dell’arte ebraica: l’intervento è tratto dalla relazione inaugurale tenuta al Festival di cultura ebraica (Venezia, 19-26 novembre 1995), intitolata Presenza ebraica nel campo artistico: qualche osservazione e molti problemi. Castelnuovo torna sul tema nel 1998, in occasione dell’inaugurazione del Musée d’art et d’histoire du Judaisme di Parigi. -
Muore il Pantheon del Medioevo
Castelnuovo denuncia il pessimo stato di conservazione degli affreschi e degli apparati scultorei del Camposanto di Pisa: per il loro restauro la Regione Toscana aveva da poco stanziato 400 milioni e una giornata di studi aveva fatto il punto sul prossimo intervento (Le pietre di Pisa. Incontro di studio sul camposanto. Problemi di riassetto museografico, Pisa, Museo dell'Opera del Duomo, 21 novembre 1987). L’articolo ripercorre le vicende del sito, ribadendo il suo valore incomparabile e presentando la stratificazione della sua decorazione, sino alla progressiva “museificazione” – con l’espulsione dei monumenti funebri ottocenteschi – alla fine del XIX secolo. Castelnuovo auspica che siano stanziati i fondi necessari per un progetto di tutela e valorizzazione complessivo, che permetta di salvare e conservare le opere in loco, così da non perdere ulteriormente lo "spessore storico di questo monumento unico" (si fa riferimento alla richiesta di un finanziamento al Fondo per gli Investimenti e l’Occupazione, respinta).
Nell’articolo è citata la mostra Camposanto monumentale di Pisa. Affreschi e sinopie, a c. di Mario Bucci e Licia Bertolini, tenutasi nel giugno 1960 al termine del restauro alle strutture architettoniche del Camposanto.
Nell’archivio di Castelnuovo si conserva il programma della giornata di studi, promossa da Regione Toscana, Comune di Pisa, Soprintendenza per i beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Pisa, Scuola Normale Superiore e Università degli Studi di Pisa: si evince che, oltre a presiedere il comitato scientifico, ha aperto i lavori e moderato la sessione pomeridiana in cui è intervenuto (Per il Camposanto). -
Cacciatore d'arte
In occasione dell’apertura del convegno Giovanni Morelli e la cultura dei conoscitori (Bergamo, ex chiesa di Sant'Agostino, 4-7 giugno 1987) e della mostra Giovanni Morelli da collezionista a conoscitore (4 giugno-31 luglio 1987) Castelnuovo tratteggia un profilo del protagonista e del suo metodo d’indagine applicato al riconoscimento delle opere d’arte.
La relazione introduttiva del convegno è tenuta dallo stesso Castelnuovo ed è raccolta nel primo volume degli atti: una copia dell'opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Ribaldi e cavalieri
Intervento sul Piemonte nel medioevo, in occasione della pubblicazione della Festschrift dedicata a Giovanni Tabacco per i suoi settant’anni (Piemonte medievale. Forme del potere e della società. Studi per Giovanni Tabacco, Torino, Einaudi, 1985) e del trentaquattresimo Congresso storico subalpino (Dal Piemonte all’Europa. Esperienze monastiche nelle società medievali, Torino: 27-29 maggio 1985); gli atti sono editi dalla Deputazione subalpina di storia patria nel 1988. A partire dalla tradizionale interpretazione del Piemonte come terra di confine, quindi marginale sino alla rifondazione dello stato moderno di Emanuele Filiberto, Castelnuovo presenta la frontiera come luogo privilegiato di scambio e confronto culturale. Sulla scia degli studi di Giovanni Tabacco e degli interventi del convegno, porta ad esempio gli avventurosi viaggi dei pellegrini, che da Oltralpe raggiungevano le abbazie piemontesi, ed altri episodi che inquadrano chiaramente la regione nello scacchiere internazionale del XIII-XIV secolo.
Una copia degli atti del convegno è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Il pittore di Petrarca
Intervento sul ruolo sociale dell'artista incentrato sul rapporto tra Martini e Petrarca, in occasione della mostra Simone Martini e “chompagni” (Siena, Pinacoteca Nazionale, 27 marzo-31 ottobre 1985) e del convegno Simone Martini (Siena, Palazzo Pubblico e Palazzo Patrizi: 27-29 marzo 1985); gli atti sono editi da Centro Di nel 1988, a c. di Luciano Bellosi. L’articolo ripercorre la letteratura artistica da Ghiberti a Vasari, constatando come la figura del poeta abbia oscurato il lavoro del pittore almeno sino alla fine del XVIII secolo. La conoscenza di nuove opere, entrate nelle collezioni pubbliche e private a seguito della soppressione degli enti ecclesiastici, ha favorito l’avvio di nuovi studi su Martini che hanno progressivamente rimesso a fuoco il contesto storico-sociale in cui operava e, in ultimo, ricomposto il suo catalogo.
Questi temi sono trattati da Castelnuovo nell’intervento di apertura del convegno, dove accenna al dibattito in corso sull’attribuzione a Martini del Guidoriccio da Fogliano (avvalora il giudizio di Max Seidel e Luciano Bellosi, che riconoscono Martini come autore dell’affresco: “Castrum pingatur in palatio” 1 e 2, «Prospettiva»: 28, gennaio 1982; Gordon Moran, An Investigation Regarding the Equestrian Portrait of Guidoriccio da Fogliano in the Siena Palazzo Pubblico, «Paragone», 333, novembre 1977; sulla polemica cfr. Giovanna Ragionieri, Simone o non Simone, Firenze, Ponte alle Grazie, 1985).
Il contributo pubblicato come Introduzione degli atti del convegno è una versione più estesa di questo articolo, che approfondisce le vicende attributive-collezionistiche delle opere di Martini e il suo apporto al genere del ritratto. Il saggio è riedito col titolo Fortuna e sfortuna di Simone nella raccolta La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte (Sillabe, 2000). -
La verità dei pittori
Castelnuovo sottolinea come il contesto in cui gli artisti vivono li ispiri e influenzi i loro “schemi rappresentativi”: per illustrare questa tesi, sono portate ad esempio le illustrazioni del Paradiso perduto di John Martin (1789-1854), dove il tunnel di Londra sotto il Tamigi diventa il modello per le tenebrose caverne, e le scene bibliche del pittore olandese Frans Post (1612-1680), in cui la flora e la fauna si presenta affine a quella copiata durante la spedizione in Brasile promossa da Maurizio di Nassau. Questo caso introduce la seconda questione toccata nell’articolo, la pittura come strumento per conoscere il mondo e registrare la “realtà” nell’Olanda del XVII secolo.
Sono citati un convegno tenutosi a Rotterdam (Arte, tecnica e società, da identificare), in cui Castelnuovo era intervenuto su Martin e il rapporto tra arte e rivoluzione industriale e la monografia di Svetana Alpers, Arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, di cui aveva curato la prefazione (Bollati Boringhieri, 1984; I ed. The Art of Describing. Dutch Art in the Seventeenth Century, 1983). Una copia dell’opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Computer artista
Panoramica sull'applicazione delle tecnologie informatiche alla ricerca nel campo della storia dell'arte, in occasione del Second International Conference on Automatic Processing of Art History Data, patrocinato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dal J. Paul Getty Trust (Pisa, Palazzo dei Cavalieri, 24-27 settembre 1984). La prima edizione, First International Conference on Automatic Processing of Art History Data and Documents, si era tenuta nel 1978, promossa dall’Università di Siena, dalla Scuola Normale Superiore, dall’Istituto centrale del catalogo e della documentazione, dal Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico e dal CNR (Pisa, Palazzo dei Cavalieri, 4-7 settembre 1978, atti in 2 voll. editi nel 1978).
Sono citate le pubblicazioni edite a corredo della seconda edizione della conferenza, che censiscono a livello internazionale i progetti informatici attivi nel campo della storia dell’arte:- Census. Computerization in history of art, a c. di Laura Corti, Pisa-Los Angeles, Scuola Normale Superior-The J.Paul Getty Trust, 1984;
- SN/G. Report on Data Processing Projects in Art, a c. di Laura Corti, Pisa-Los Angeles, Scuola Normale Superior-The J.Paul Getty Trust, 1988 (2 voll.: Projects; Indexes).