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Chastel, le battaglie per l'arte
Necrologio di André Chastel (Parigi, 15 novembre 1912-18 luglio 1990). L’intervento ne tratteggia un profilo che ripercorre i suoi campi di ricerca, gli incarichi presso i musei e l’insegnamento all’École pratique des Hautes Études, alla Sorbona e al Collège de France. Come già in un articolo precedente (Wright of Derby delle ciminiere), Castelnuovo ricorda il suo impegno nella divulgazione della storia dell’arte sulla carta stampata, riconoscendo le sue recensioni su «Le Monde» come un’autorevole modello da imitare.
Nel contributo è ricordata la mostra De Giotto à Bellini. Les primitifs italiens dans les musées de France (Musée de l'Orangerie di Parigi, maggio-luglio 1956, catalogo a cura di Michel Laclotte) e sono citate alcune delle pubblicazioni di Chastel, molte delle quali presenti nel fondo librario di Castelnuovo conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”:
- Arte e umanesimo a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico, Torino, Einaudi, 1964 (I ed. Art et humanisme à Florence au temps de Laurent le Magnifique, 1959);
- Cronaca della pittura italiana, 1280-1580, Roma, Palombi, 1984 (I ed. Chronique de la peinture italienne à la Renaissance, 1280-1580, 1983);
Favole, forme, figure, Torino, Einaudi, 1988 (I ed. Fables, formes, figures, 1978); - I centri del Rinascimento. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1965 (I ed. Renaissance méridionale. Italie 1460-1500, Parigi, Gallimard, 1965);
- La grande officina. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1966 (I ed. Le grand atelier d'Italie. 1460-1500, 1965);
- La crise de la Renaissance. 1520-1600, Ginevra, Skira, 1968;
- La grottesca, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. La grottesque, 1988);
- Il sacco di Roma, Torino, Einaudi, 1983 (I ed. The Sack of Rome, 1527, 1983);
- Luigi d'Aragona. Un cardinale del Rinascimento in viaggio per l'Europa, Roma, Laterza, 1987 (I ed. Le cardinal Louis d'Aragon. Un voyageur princier de la Renaissance, 1986);
- Marsile Ficin et l'art, Ginevra, Droz, 1954 (ristampa anastatica 1975);
- Musca depicta, Milano, F. M. Ricci, 1984;
- Storia dell'arte italiana, Roma-Bari, Laterza, 1983 (I ed. L'art italien, 1956).
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Wright of Derby delle ciminiere
Castelnuovo introduce la pittura di Joseph Wright of Derby (1734-1797) in occasione della tappa parigina della mostra itinerante Joseph Wright of Derby, 1734-1797 (Londra, Tate Gallery; Parigi, Grand Palais; New York, Metropolitan Museum of Art: 1990) e dell’esposizione All'ombra del Vesuvio: Napoli nella veduta europea dal Quattrocento all'Ottocento (Napoli, Castel Sant'Elmo: 12 maggio-29 luglio 1990). Descrivendo le opere più note, il contributo si focalizza sui soggetti e sui committenti delle tele, illustrando come il pittore ha rappresentato in modo pregnante lo spirito della rivoluzione industriale e la società inglese della seconda metà del XVIII secolo (da qui deriva il titolo dell’articolo).
L’articolo nasce come risposta alla recensione di Philippe Dagen su «Le Monde», che presentava Wright of Derby come un pittore kitsch da dimenticare. Prendendone le distanze, Castelnuovo ricorda con rimpianto André Chastel (1912-1990) che per anni aveva scritto con grande intelligenza di arte sul quotidiano (l’articolo a cui si accenna è intitolato: Au vrai kitsch anglais, On ne connaissait pas le peintre du XVIIIe Joseph Wright of Derby. Et peut être aurait mieux valu continuer à l'ignorer, 25 maggio 1990).
Una copia del catalogo della mostra napoletana è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Signor ministro magari dia le dimissioni
Pamphlet polemico sulla condizione del patrimonio culturale in Italia, scritto a seguito del furto di oltre duecento reperti dall’Antiquarium di Ercolano e del crollo di un’ala dell’ex-collegio dei Gesuiti di Noto nel febbraio 1990. Come già in precedenti articoli, Castelnuovo sottolinea l’insufficienza dei fondi statali destinati al Ministero dei Beni culturali e ambientali, che rende impossibile la manutenzione ordinaria e la corretta vigilanza sui monumenti e sulle opere d’arte. Con grande enfasi, la conclusione è rivolta direttamente al ministro, Ferdinando Facchiano, sollecitato a prendere una posizione netta sul ruolo del proprio dicastero e sulla tutela del patrimonio culturale nazionale. -
Volumi da leggere non solo da sfogliare
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Giulio Carlo Argan, Botticelli, Ginevra-Roma, Skira-Newton Compton, 1989 (I ed. Botticelli. Étude biographique et critique, Ginevra, Skira, 1957; I ed. italiana 1965);
- Ronald Lightbown, Botticelli, Milano, Fabbri, 1989 (I ed. Sandro Botticelli, Londra, P. Elek, 1978-1979);
- Krzysztof Pomian, Collezionisti, amatori e curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo, Milano, Il saggiatore, 1989 (I ed. Collectionneurs, amateurs et curieux. Paris-Venise : XVI-XVIII siècle, Paris, Gallimard, 1987);
- Gli Antenati di Cristo, parte di Michelangelo. La Cappella Sistina, Milano, Rizzoli, vol. 2, 1989;
- Jan Białostocki, Il Quattrocento nell'Europa Settentrionale, Torino, UTET, 1989;
- Il Seicento, a c. di Mina Gregori e Erich Schleier, parte di La pittura in Italia, Milano, Electa, 1989;
- Eugenio Battisti, L'Antirinascimento. Con un'appendice di testi inediti, Milano, Garzanti, 1989 (I ed. 1962);
- Ernst Kitzinger, L'arte bizantina. Correnti stilistiche nell'arte mediterranea dal III al VII secolo, Milano, Il saggiatore, 1989 (I ed. Byzantine art in the making. Main lines of stylistic development in Mediterranean art 3rd-7th century, Londra, Faber and Faber, 1977);
- Giovanni Previtali, La fortuna dei primitivi. Dal Vasari ai neoclassici, Torino, Einaudi, 1989 (prefazione di Castelnuovo, I ed. 1964);
- Ernst Kris e Otto Kurz, La leggenda dell'artista. Un saggio storico, Torino, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. italiana 1980, prefazione di Castelnuovo; I ed. Die Legende vom Kunstler. Ein geschichtlicher Versuch, 1934);
- La natura morta in Italia, a c. di Federico Zeri, Milano, Electa, 1989;
- Federico Zeri, La percezione visiva dell'Italia e degli italiani, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. 1976);
- Francis Haskell, Le metamorfosi del gusto. Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, Milano, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. Past and Present in Art and Taste. Selected Essays, New Haven-London, Yale University press, 1987);
- Cesare Garboli, Scritti servili, Torino, Einaudi, 1989;
- Michael Baxandall, Scultori in legno del Rinascimento tedesco, Torino, Einaudi, 1989 (prefazione di Castelnuovo; I ed. The Limewood Sculptors of Renaissance Germany, New Haven-London, Yale university press, 1980).
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Il gusto è mobile
Recensione dell’opera: Francis Haskell, Le metamorfosi del gusto. Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, Milano, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. Past and Present in Art and Taste. Selected Essays, New Haven-London, Yale University press, 1987). Fornendo un sunto dei saggi riuniti nel volume, dedicati a eruditi, collezionisti, conoscitori e storici dell’arte, Castelnuovo riconosce che questa raccolta rispecchia limpidamente l’interesse di lunga durata di Haskell per il campo della ricezione delle opere e delle sue ricadute sulla produzione artistica.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
A Lucca, capitale di seta
Recensione della mostra: La seta. Tesori di un'antica arte lucchese. Produzione tessile a Lucca dal XIII al XVII secolo (Lucca, Museo Nazionale di Palazzo Mansi: 16 giugno-30 settembre 1989), a c. di Donata Devoti, catalogo edito da Maria Pacini Fazzi. Castelnuovo presenta un quadro della produzione e della commercializzazione della seta a Lucca tra XII e XIII secolo, inquadrando la città come un centro di primaria importanza nel Basso Medioevo e sottolineando la preziosità di questi manufatti tessili. Si sofferma sui motivi decorativi, ma soprattutto introduce il lettore ai significati simbolici e alle suggestioni che le stoffe seriche stimolavano nell’immaginario dell’uomo medievale: l’articolo ricorda il monaco Reginaldo di Durham che, nel raccontare la traslazione di alcune reliquie, più che dalla loro santità era ammaliato dalla bellezza dei tessuti che le avvolgevano.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Pittura di frontiera
Recensione della mostra: Piemontesi e lombardi tra Quattrocento e Cinquecento, a c. di Giovanni Romano (Torino, Galleria Antichi Maestri Pittori: 20 aprile-27 maggio 1989). Luigi Lanzi nella Storia pittorica della Italia presentava il Piemonte come una terra di confine, ricorrentemente colpita da guerre e pertanto priva di una scuola pittorica antica (la citazione che apre l'articolo è tratta dalla prima edizione, tomo secondo, parte seconda, p. 348). Castelnuovo riflette sulla sfortuna critica che a lungo ha pesato sulla pittura piemontese del Quattrocento e del Cinquecento, ribaltando questa lettura: proprio la collocazione in un’area di frontiera ha reso la regione un territorio privilegiato per lo scambio e l'incrocio di differenti esperienze culturali e artistiche.
Nell’articolo è citato, oltre al catalogo dell’esposizione, il volume di Elena Rossetti Brezzi, La pittura in Valle d'Aosta tra la fine del 1300 e il primo quarto del 1500 (Firenze, Le lettere, 1989): entrambe le opere sono presenti fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Sibille ritrovate
Castelnuovo presenta gli affreschi quattrocenteschi del Castello di San Vito al Tagliamento, presso Pordenone, sottolineando l'importanza della loro recente riscoperta: ben poco si conserva, infatti, della pittura a tematica profana tra XIV e XV secolo, seppur siano numerose le testimonianze nelle fonti documentarie. Per dare un contesto al pittore, anonimo nonostante l’alta qualità dell’opera, e comprendere la scelta e le modalità di rappresentazione dei soggetti (storie di donne famose, sibille, figure allegoriche e virtù), presenta il committente, il vescovo Antonio Altan (fine XIV sec.-1450): in particolare, ricostruisce i suoi rapporti con cardinal Giordano Orsini, trovando nel palazzo romano di Monte Giordano, dipinto da Masolino, un modello imprescindibile.
L’articolo è pubblicato a partire dalla recente pubblicazione di Enrica Cozzi, Antonio Altan e l'umanesimo. Gli affreschi di San Vito, Pordenone, Grafiche editoriali artistiche pordenonesi, 1987: una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Grande esploratore del Gotico
Necrologio di Giovanni Previtali (Firenze, 4 marzo 1934-Roma, 3 febbraio 1988). A partire dai ricordi personali, Castelnuovo ne traccia un profilo in cui ricorda il loro primo incontro e gli studi con Roberto Longhi e si sofferma sul suo apporto alla storia dell’arte, segnalando le principali pubblicazioni e le ultime mostre. Delle tre esposizioni citate, aveva già pubblicato una recensione su «La Stampa»:- Il gotico a Siena. Miniature, pitture, orificerie, oggetti d’arte (Siena, 1982) e L'art Gothique Siennois. Enluminure, peinture, orfevrerie, sculpture (Avignone, 1983);
- Simone Martini e “chompagni” (Siena, 1985);
- Scultura dipinta. Maestri di legname e pittori a Siena. 1250-1450 (Siena, 1987).
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Un buon libro d'arte? Non sempre è quello che luccica
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Rudolf Wittkower, Allegoria e migrazione dei simboli, Torino, Einaudi, 1987 (I ed. Allegory and the Migration of Symbols, London, Thames and Hudson, 1977);
- Ernst Gombrich, Antichi maestri, nuove letture. Studi sull'arte del Rinascimento, Torino, Einaudi, 1987 (I ed. New Light on Old Masters, London, Phaidon, 1986);
- Federico Zeri, Dietro l'immagine. Conversazioni sull'arte di leggere l'arte, Milano, Longanesi, 1987;
- Maurizio Scudiero, Fortunato Depero. Opere, Trento, Reverdito editore, 1987;
- Ananda Kentish Coomaraswamy, Il grande brivido. Saggi di simbolica e arte, edizione italiana a c. di Roberto Donatoni, Milano, Adelphi, 1987 (I ed. Traditional Art and Symbolism. Selected Papers, a c. di Roger Lipsey, Princeton, Princeton University Press, 1977);
- Otto Pächt, La miniatura medievale. Una introduzione, Torino, Bollati Boringhieri, 1987 (I ed. Buchmalerei des Mittelalters. Eine Einfuhrung, Monaco, Prestel, 1984);
- Pierre Georgel e Anne-Marie Lecoq, La pittura nella pittura, Milano, Mondadori, 1987 (I ed. La peinture dans la peinture, catalogo dell’esposizione, Digione, Musée des Beaux-Arts, 18 dicembre 1982-28 febbraio 1983), Digione, Musée des Beaux-Arts de Dijon, 1983);
- Christopher de Hamel, Manoscritti miniati, Milano, Rizzoli, 1987 (I ed. A History of Illuminated Manuscripts, Boston, David R. Godine, 1986);
- Sylvie Forestier, Marc Chagall. Opera monumentale. Le vetrate, Milano, Jaca Book, 1987;
- Picasso teatro, a c. di Douglas Cooper, Milano, Jaca Book, 1987 (I ed. Picasso e il teatro, Milano, Garzanti, 1967; lo stesso anno è edito in francese e inglese da Cercle d'art);
- Guglielmo Matthiae, Pittura romana del Medioevo, vol. I, Secoli IV-X, aggiornamento scientifico e bibliografia di Maria Andaloro, Roma, Palombi editori, 1987 (I ed. 1965);
- Filippo Titi, Studio di pittura, Scoltura, et Architettura, nelle chiese di Roma, 1674-1763, a c. di Bruno Contardi e Serena Romano, Firenze, Centro Di, 1987.