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Da Longhi a Toesca con un sorriso
Necrologio di Giuliano Briganti (Roma, 2 gennaio 1918-17 dicembre 1992). In poche righe Castelnuovo presenta un profilo del collega, ricordando i suoi maestri Roberto Longhi e Pietro Toesca, con cui si era laureato, e i suoi principali temi di ricerca, il Manierismo e il Barocco. Nella stessa pagina è pubblicato un più ampio intervento redatto da Marco Rosci, intitolato Briganti e i visionari. -
In visita alle case d'artista
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Case d'artista dal Rinascimento a oggi, a c. di Eduard Huttinger, Torino, Bollati Boringhieri, 1992 (I ed. Kunstlerhauser von der Renaissance bis zur Gegenwart, Zurigo, Waser Verlag, 1985);
- Andrea De Marchi, Gentile da Fabriano. Un viaggio nella pittura italiana alla fine del gotico, Milano, F. Motta, 1992;
- Giancarlo Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze, Cantini, 1992, 2 voll.;
- Peter Thornton, Interni del rinascimento italiano 1400-1600, Milano, Leonardo, 1992 (I ed. The italian Renaissance interior, 1400-1600, Londra, Weidenfeld and Nicolson, 1991);
- Jacob Burckhardt, L'arte italiana del Rinascimento. Pittura. I Generi, a c. di Maurizio Ghelardi, Venezia, Marsilio, 1992;
- James Sloss Ackerman, La villa. Forma e ideologia, Torino, Einaudi, 1992 (I ed. The Villa: Form and Ideology of Country Houses, Princeton, Princeton University, 1985);
- Gottfried Semper, Lo stile nelle arti tecniche e tettoniche o estetica pratica. Manuale per tecnici, artisti e amatori, a c. di Augusto Romano Burelli et al., Roma-Bari, Laterza, 1992 (I ed. Der Stil in den technischen und tektonischen Künsten oder praktische Ästhetik: ein Handbuch für Techniker, Künstler und Kunstfreunde, Francoforte sul Meno, Verlag für Kunst und Wissenschaft, 1860);
- David Sylvester, Magritte, Torino, Allemandi, 1992 (edito in associazione con la Menil foundation di Houston).
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Argan, la ragione dell'arte
Necrologio di Giulio Carlo Argan (Torino, 17 maggio 1909-Roma, 12 novembre 1992). Per tracciare un profilo intellettuale del collega scomparso, Castelnuovo richiama gli approcci diametralmente opposti alla storia dell’arte del proprio maestro Roberto Longhi e di Lionello Venturi, con cui Argan si formò all'Università di Torino. Se il metodo di Longhi si fondava sul predominio dell'occhio e su un rapporto diretto con l’opera d’arte, all’opposto, “Argan era più portato a concettualizzare, a leggere grandi linee di tendenza, a costruire tipi e categorie. [...] insomma, erano le foreste piuttosto che gli alberi ad attirare la sua attenzione”. La migliore eredità che Argan lasciava alla storia dell’arte era proprio l’impegno a farla uscire dal suo isolamento, per dialogare con le altre discipline.
Castelnuovo menziona quelle pubblicazioni di Argan che più lo hanno colpito: di alcune è presente una copia nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”.- L'architettura protocristiana preromanica e romanica, Firenze, Novissima enciclopedia monografica illustrata, 1936;
- L'architettura italiana del Duecento e Trecento, Firenze, Novissima enciclopedia monografica illustrata, 1937;
- The Architecture of Brunelleschi and the Origins of Perspective Theory in the Fifteenth Century, Journal of the Warburg and Courtault institutes, vol. IX, 1946, pp. 96-121;
- Walter Gropius e la Bauhaus, Torino, Einaudi, 1951
- Borromini, a c. Giulio Carlo Argan, Milano, Mondadori, 1952;
- Brunelleschi, a c. di Giulio Carlo Argan, Milano, Mondadori, 1955;
- Marcel Breuer. Disegno industriale e architettura, Milano, Gorlich, 1957;
- Salvezza e caduta nell'arte moderna. Studi e note II, Milano, Il Saggiatore, 1964 (II ed. 1968);
- Progetto e destino, Milano, Il Saggiatore, 1965 (II ed. 1968).
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Troppa anima nella Gioconda
Castelnuovo ripercorre i giudizi sferzanti espressi da Roberto Longhi sull'opera di Leonardo e in particolare sulla Gioconda, tra anni Dieci e anni Cinquanta, contestualizzando il suo pensiero nel panorama della critica coeva – Bernard Berenson, Paul Valéry, Sar Peladan, Walter Pater – che celebrava sotto vari aspetti il genio del pittore.
L’intervento è pubblicato in Leonardo, genio a Venezia, supplemento a «La Stampa» edito in occasione della mostra Leonardo & Venezia (Venezia, Palazzo Grassi: 23 marzo-5 luglio 1992). -
Trionfo dell’arte tra città e musei
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Giovanni Morelli, Della pittura italiana. Studii storico-critici. Le Gallerie Borghese e Doria-Pamphili in Roma, a c. di Jaynie Anderson, Milano, Adelphi, 1991 (I ed. Die Galerien Borghese und Doria Panfili in Rom, parte di Kunstkritische Studien über italienische Malerei, Lipsia, F. A. Brockhaus, 1890, vol. I; I ed italiana 1897);
- Federico Zeri, Scritti sull'arte toscana dal Trecento al primo Cinquecento, parte di Giorno per giorno nella pittura, Torino, Allemandi, 1991, vol. II;
- Giuliano Briganti, Il viaggiatore disincantato. Brevi viaggi in due secoli d'arte moderna, Torino, Einaudi, 1991;
- Jacob Burckhardt, L'arte italiana del Rinascimento. Architettura, a c. di Maurizio Ghelardi, Venezia, Marsilio, 1991 (I ed. Geschichte der Renaissance in Italien, Stoccarda, Verlag von Ebner & Seubert, 1868);
- Maurizio Ghelardi, La scoperta del Rinascimento. L'«Età di Raffaello» di Jacob Burckhardt, Torino, Einaudi, 1991;
- Franz Marc, Else Lasker-Schüler, Lettere al Cavaliere azzurro, a c. di Peter-Klaus Schuster, Torino, Einaudi, 1991;
- Matera, i Sassi, a c. di Amerigo Restucci, fotografie di Pino Dell'Aquila, Torino, Einaudi, 1991;
- John Richardson, Picasso 1881-1906, Milano, Leonardo, 1991;
- Rembrandt, il maestro e la sua bottega, catalogo della mostra (Berlino, Altes Museum, 12 set.-27 ott. 1991; Amsterdam, Rjiksmuseum, 4 dic. 1991- 19 gen. 1992; Londra, The National Gallery, 26 mar.-24 mag. 1992), a c. di Christopher Brown, Jan Kelch, Pieter Van Thiel, Roma, Leonardo-De Luca, 1991, 2 voll.;
- Roberto Longhi, Studi e ricerche sul Sei e Settecento 1929-1970, parte di Edizione delle opere complete di Roberto Longhi, Firenze, Sansoni, 1991, vol. XII;
- Giovanni Previtali, Studi sulla scultura gotica in Italia. Storia e geografia, Torino, Einaudi, 1991;
- Giovanni Romano, Studi sul paesaggio. Storia e immagini, Torino, Einaudi, 1991 (I ed. 1978).
La pagina dei consigli di lettura è dedicata al tema dell’osservare.
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Con Michelangelo
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Jurgis Baltrušaitis, Anamorfosi o Thaumaturgus opticus, Milano, Adelphi, 1990 (I ed. Anamorphoses, ou perspectives curieuses, Parigi, O. Perrin, 1955; I ed. italiana 1969);
- Giovanni Agosti, Bambaia e il classicismo lombardo, Torino, Einaudi, 1990;
- Oreste Ferrari, Bozzetti italiani dal Manierismo al Barocco, Napoli, Electa Napoli, 1990;
- Benedict Nicolson, Caravaggism in Europe, a c. di Luisa Vertova, Torino, Allemandi, 3 voll., 1990 (I ed. The international Caravaggesque Movement. Lists of Pictures by Caravaggio and his Followers throughout Europe from 1590 to 1650, Oxford, Phaidon, 1979);
- Bruce Chatwin, Che ci faccio qui?, Milano, Adelphi, 1990 (I ed. What am I doing here?, Londra, Jonathan Cape, 1989);
- Marina Miraglia, Culture fotografiche e società a Torino, 1836-1911, Torino, Allemandi, 1990;
- Pierre Assouline, Il mercante di Picasso. Vita di D.-H. Kahnweiler (1884-1979), Milano, Garzanti, 1990;
- La pittura in Italia. Il Settecento, a c. di Giuliano Briganti, Milano, Electa, 2 voll., 1990 (già edito in forma ridotta per Banca Nazionale dell'Agricoltura, 1989);
- Giulio Carlo Argan, Bruno Contardi, Michelangelo Architetto, Milano, Electa, 1990;
- Federico Zeri, Orto aperto, Milano, Longanesi, 1990.
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Ora il museo adesca i clienti
Castelnuovo si interroga sul difficile rapporto tra musei ed esposizioni, a partire dalle polemiche nate in occasione del Salon International des Musées et des Expositions (SIME) di Parigi (Grand Palais: 15-20 gennaio 1988). -
Rembrandt nuove scoperte sull'artista e il suo secolo
Castelnuovo offre una panoramica sul sistema socio-economico di produzione e vendita della pittura nei Paesi Bassi tra XVI e XVII secolo, a partire dai casi di Rembrandt (1606-1669) e Vermeer (1632-1675). La narrazione inizia con un profilo Rembrandt incentrato sulla sua fortuna critica, ma l’attenzione si rivolge poi al contesto in cui operava come artista, in particolare alle modalità di lavoro, ai canali di distribuzione delle opere e al rapporto con i collezionisti, soffermandosi sulla loro estrazione sociale.
L’articolo è licenziato in occasione della pubblicazione di L'officina di Rembrandt. L'atelier e il mercato di Svetlana Alpers (Torino, Einaudi, 1990; I ed. Rembrandt’s Enterprise. The Studio and the Market, 1988); della stessa autrice, sulla «La Stampa»Castelnuovo aveva già presentato Arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese (Bollati Boringhieri, 1984, prefazione di Castelnuovo; I ed. The Art of Describing. Dutch Art in the Seventeenth Century, 1983). Su Vermeer sono menzionati gli studi di John Michael Montias: Artists and Artisans in Delft. A socio-economic Study of the Seventeenth Century (Princeton, Princeton University Press, 1982) e Vermeer. L'artista, la famiglia, la città (Torino, Einaudi, 1997, prefazione di Castelnuovo; I ed. Vermeer and his Milieu. A Web of Social History, 1989).
Una copia di queste pubblicazioni è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
«La patina del tempo ritornerà»
Castelnuovo offre un parere sulla pulitura della tomba di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, in margine all’articolo di Vincenzo Tessandori, Ilaria del Carretto spic e span. Il restauro era stato fortemente criticato da James Beck, docente alla Columbia University nonché studioso dello scultore, e dalla stessa cittadinanza, che ritenevano l’intervento troppo invasivo nel rimuovere la “patina del tempo”. Castelnuovo si sofferma sulla differenza tra gli strati di cere e olii stesi dagli stessi scultori per creare determinati effetti, da preservare in quanto parte dell’opera, e la patina che deposita “quel grande pittore che è il tempo”, non prevista in origine e che, anche se rimossa, con gli anni torna a formarsi.
La tomba di Ilaria del Carretto è menzionata in due altri articoli del 1987, quando aveva subito un piccolo danno causato da studenti in gita alla Cattedrale di San Martino (Attila, il turista, Nessun decalogo per l'estate). -
La cattedrale tascabile di Pisa
Castelnuovo propone una panoramica sulla Chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa, in occasione della pubblicazione della monografia di Mariagiulia Burresi (Santa Maria della Spina in Pisa, fotografie di Aurelio Amendola, 1990) e dell’esposizione fotografica dedicata al monumento (aperta per tutta l’estate presso la chiesa); volume e mostra patrocinati dalla Cassa di Risparmio.
L’articolo prende avvio dalle testimonianze di John Ruskin e Alessandro da Morrona, che dalla chiesa erano stati estasiati, soffermandosi poi sulle attuali problematiche conservative. Comparando le fotografie scattate in questa occasione con quelle della Mostra della scultura pisana del Trecento (Pisa, Museo Nazionale di San Matteo: luglio 1946-ottobre 1947), Castelnuovo rileva il progressivo degrado degli apparati scultorei e si interroga su come salvaguardare, in tutta la sua complessità, il monumento.
Una copia dell’opera recensita è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”.