Un profeta di nome Van Gogh

- Titolo
- Un profeta di nome Van Gogh
- Descrizione
- Castelnuovo commenta la vendita all’asta da parte di Sotheby’s degli Iris di Vincent Van Gogh (11 novembre 1987), soffermandosi sul prezzo raggiunto – 53,9 milioni di dollari – che risulta esorbitante se paragonato con le quotazioni degli altri pittori della stessa generazione, nonché col mancato riconoscimento dell’artista durante tutta la sua vita. Per individuare una possibile ragione, richiama il concetto di “campo artistico” elaborato da Pierre Bourdieu, inteso come il sistema sociale in cui artisti, critici, mercanti d’arte e pubblico interagiscono e concorrono nel giudizio: lo straordinario successo di Van Gogh e il vertiginoso aumento del valore economico delle sue opere sarebbe quindi dovuto all’aura venutasi a creare attorno alla sua figura di genio incompreso.
Nel 1990 l’opera è stata restituita alla casa d’aste dall’acquirente, Alan Bond, e quindi comprata dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles. - Autore
- Enrico Castelnuovo
- Fonte
- La Stampa, anno 121, n. 270, p. 3
- Editore
- La Stampa; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2023)
- Data
- 1987-11-17
- Gestione dei diritti
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale- Relazione
- Inventario del fondo Enrico Castelnuovo, unità archivistica «La Stampa» (Archivio storico dell'Università di Torino)
- Formato
- application/pdf
- Identificatore
- Stampa_58
Collezione
Citazione
Enrico Castelnuovo, “Un profeta di nome Van Gogh,” Enrico Castelnuovo sulla carta stampata, ultimo accesso il 29 giugno 2025, https://www.asut.unito.it/castelnuovo/items/show/72.