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Paul Ernst Kahle fu una delle figure centrali dell'Orientalistica del XX secolo. Nato a Hohestein (Prussia Orientale) nel 1875, fu direttore del Dipartimento Orientale dell'Università di Bonn e segretario del Deutsche Morgenländischen Gesellschaft (DMG). Nel periodo del nazismo perdette il posto di lavoro e fu costretto a fuggire in Inghilterra. Rientrato in Germania dopo la guerra, morì a Bonn nel 1964.

Dopo la sua morte l'Università di Torino acquistò la sua raccolta (1966), costituita dall'archivio e dalla biblioteca, entrambi molto ricchi e promettenti per lo sviluppo delle discipline orientalistiche nell'ateneo torinese; la biblioteca di Kahle, infatti, andò a costituire il primo nucleo della Biblioteca di Orientalistica.

Il Fondo Kahle riflette, nei suoi prodotti documentari, i molteplici interessi di Kahle nei confronti delle lingue e delle culture orientali: dai lavori sulla Bibbia Ebraica agli studi in ambito arabo-islamico, Paul Kahle fu un orientalista dai poliedrici interessi; egli intrattenne inoltre rapporti epistolari con oltre 2500 corrispondenti: la corrispondenza, conservata a Torino, mostra quindi anche uno spaccato molto interessante del milieu intellettuale dell'epoca, europeo e non solo.

La mostra ripercorre, tramite alcuni pezzi significativi tratti dall'archivio Kahle, la figura e la storia personale e professionale di Paul Kahle, per poi soffermarsi sui suoi settori di studio e ricerca più rilevanti. I documenti illustrano il "laboratorio" dello studioso: i suoi metodi, i suoi strumenti, la rete di rapporti con la quale egli si relazionava e tramite la quale fluivano informazioni, scambi di pareri e di saperi.

Il percorso termina con i documenti, conservati dall'Archivio storico dell'Università, che testimoniano il processo di acquisizione (1965-66) del Fondo Kahle.