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In occasione dell'evento VICINI La Scienza per la Città al Valentino – Torino l'Archivio storico ha compiuto una rilevazione sulle studentesse che abbiano conseguito una laurea in materia scientifica tra il 1878, anno di laurea della prima in assoluto, Maria Velleda Farnè, e il 1945, con l'obiettivo di creare un contesto per le ricostruzioni di singole biografie di donne che di recente hanno visto la luce.

La ricerca è stata svolta sui registri di carriera e degli esami di laurea di quattro facoltà: Medicina e chirurgia (120 laureate), Scienze matematiche fisiche e naturali (650), Farmacia (553, numero comprensivo di diplomi in farmacia e lauree in chimica e farmacia) e Agraria (3); la prima donna laureata in Medicina veterinaria risale invece al 1952.

Sono disponibili alcuni grafici, i cui dati sono ricavati dalla banca dati e da pubblicazioni istituzionali.

 

Il trattamento di questi dati personali è effettuato dall'Università degli Studi di Torino, titolare del trattamento, nel rispetto dei principi di liceità, correttezza, trasparenza, esattezza, non eccedenza, per finalità istituzionali di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica e storica, riconosciute di rilevante interesse pubblico dalla legge, che esenta archivisti e utenti dall'obbligo di richiedere il consenso degli interessati e che può ricomprendere anche la diffusione on line sulla sezione dell'archivio, con relativa possibilità di indicizzazione da parte dei motori di ricerca.

Il trattamento avviene nel rispetto del Regolamento europeo 2016/679 "Regolamento generale sulla protezione dei dati", che prevede il principio di proporzionalità e l'esigenza di contemperare diversi diritti (c. 4); l'obbligo legale di acquisire, conservare, valutare, organizzare, descrivere, comunicare, promuovere, diffondere e fornire accesso a registri con un valore a lungo termine per l’interesse pubblico generale (c. 158); garanzie e deroghe relative al trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici (art. 89).

I dati diffusi provengono da registri liberamente consultabili, i cui termini non sono cambiati dal Regolamento, e non sono lesivi della dignità delle persone cui si riferiscono (art. 122 del "Codice dei Beni culturali e del paesaggio"; art. 11 delle "Regole deontologiche per il trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o per scopi di ricerca storica pubblicate ai sensi dell'art. 20, comma 4 del d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo 2019).

Il Responsabile della protezione dei dati personali – RPD, nella versione anglosassone Data protection officer – DPO, può essere contattato al seguente indirizzo mail rpd@unito.it. Per l'esercizio dei diritti di cui agli artt. 15 e ss., ove applicabili, del Regolamento 2016/679, l'interessato può scrivere a: archivio.storico@unito.it